La risposta all’interpello 231/2024 fornita dall’Agenzia delle Entrate chiarisce un tema rilevante nel contesto del welfare aziendale, confermando l’esenzione fiscale delle borse di studio per meriti scolastici erogate ai figli dei dipendenti. L’aspetto cruciale riguarda la non necessità di documentare l’effettivo utilizzo delle somme assegnate, semplificando così la gestione amministrativa di tali benefit.
Esenzione fiscale: articolo 51, comma 2, lettera f-bis del Tuir
La disposizione normativa prevede che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente le somme e i servizi erogati per:
- Educazione e istruzione dei familiari a carico (articolo 12 del Tuir);
- Borse di studio assegnate per incentivare meriti scolastici.
Nello specifico, l’Agenzia ribadisce che le borse di studio finalizzate a premiare l’eccellenza scolastica o universitaria rientrano in questa fattispecie e possono essere considerate esenti da tassazione.
Assenza di obbligo documentale
Un aspetto innovativo e chiarificatore della risposta è l’eliminazione dell’obbligo di raccogliere documentazione giustificativa sull’utilizzo delle somme. Questa deroga:
- Non si applica universalmente: riguarda solo le borse di studio per premiare meriti scolastici.
- Si differenzia da altre erogazioni: per servizi come rette scolastiche o spese educative, rimane necessaria la documentazione comprovante l’utilizzo.
L’Agenzia interpreta così la circolare 28/2016, circoscrivendo l’obbligo documentale ai servizi educativi e scolastici specificati, mentre per le borse di studio è sufficiente che siano erogate con finalità premiali e destinate a familiari fiscalmente a carico.
Condizioni essenziali per l’esenzione
L’azienda deve comunque rispettare alcune condizioni:
- Finalità premiali: le borse devono incentivare meriti scolastici o universitari.
- Beneficiari a carico fiscale: i figli dei dipendenti devono essere fiscalmente a carico del lavoratore.
- Assenza di altre erogazioni: il beneficio non deve sovrapporsi ad analoghi contributi ricevuti da enti pubblici o privati.
Implicazioni pratiche
Questa interpretazione:
- Riduce gli oneri amministrativi per le aziende, eliminando l’obbligo di raccolta e conservazione di giustificativi specifici.
- Promuove il ricorso a benefit per premiare i meriti scolastici, rafforzando l’impatto positivo del welfare aziendale.
Conclusione
La risposta dell’Agenzia delle Entrate rappresenta un passo avanti per la semplificazione del welfare aziendale. Le aziende possono quindi erogare borse di studio per premiare l’eccellenza scolastica senza preoccuparsi della raccolta di documentazione sull’utilizzo dei fondi, rendendo più agevole l’implementazione di tali iniziative.
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Indice degli articoli
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