Il Welfare aziendale richiede di definire una categoria omogenea di dipendenti per una corretta assegnazione. E’ quindi molto interessante il contenuto della risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate con l’interpello numero 57 del 2024 che aiuta a comprendere come definire le categorie omogenee tra i lavoratori che beneficiano del Welfare Aziendale.
Anticipiamo che nello specificico interpello l’Agenzia precisa che il valore assegnato da un’Azienda alle proprie lavoratrici madri a titolo di welfare aziendale per un valore di welfare pari alla differenza tra la retribuzione lorda e l’indennità di maternità o congedo parentale a carico dell’Inps per i tre mesi successivi al periodo di astensione obbligatoria risulta utile a formare la base imponibile e non gode delle agevolazioni previste per il welfare aziendale. Su questa modalità di assegnazione di credito welfare, quindi, dovranno essere pagati i contributi ed operate le relative trattenute fiscali.
La risposta dell’Agenzia delle Entrate si basa su una duplice motivazione:
La prima motivazione è che tali valori sono sono legati ad una erogazione in sostituzione di somme costituenti retribuzione fissa o variabile e dunque ricadono in finalità retributive.
La seconda motivazione, di interesse per il presente intervento, riguarda l’individuazione delle categorie omogenee che non può essere legata su una distinzione non legata alla prestazione lavorativa ma a caratteristiche o condizioni personali o familiari del dipendente.
Pertanto le categorie omogenee di dipendenti possono essere individuate, secondo i criteri oggetto dei vari interventi da parte dell’Agenzia delle Entate, secondo i seguenti principi:
Ai fini del Welfare Aziendale, sono state ritenute valide categorie omogenee di dipendenti dall’AdE:
- Le categorie legali dei dipendenti, ovvero operai, impiegati, quadri, dirigenti (interpello 57/2024);
- Per “generalita’ o categorie di dipendenti” si ritiene che la prassi aziendale deve essere riferita a tutti i dipendenti di un certo tipo, ad esempio, tutti i dirigenti, o tutti quelli che hanno un certo livello o una certa qualifica (circolare min.finanze 326 del 23.12.1997);
- La categoria di dipendenti rimane valida considerando la generica disponibilità verso un gruppo omogeneo anche se alcuni di questi non fruiscono di fatto delle opere o serviz (circolare min.finanze 326 del 23.12.1997);
- Tutti gli operai del turno di notte (circolare min.finanze 188 del 16.07.1998);
- In considerazione che il reddito dei collaboratori coordinati e continuativi viene assimilato a quello del lavoratore dipendente, anche per i co.co.co. possono determinarsi delle categorie omogenee di collaboratori (circolare min.finanze 326 del 23.12.1997);
- L’insieme di lavoratori che avendo convertito, in tutto o in parte, il premio di risultato in welfare ricevono una “quantità” di welfare aggiuntivo rispetto al valore del premio, in ragione del risparmio contributivo di cui a seguito di tale scelta beneficia il datore di lavoro (circolare AdE n. 5E del 29.03.2018).
Sempre ai fini del Welfare Aziendale, non sono state considerate delle categorie omogenee di dipendenti valide:
- I lavoratori aventi determinate caratteristiche o condizioni personali o familiari (interpello 57/2024);
- I lavoratori che ricevono il rimborso di somme o utilizzano servizi ivi indicati secondo modalità ad ad personam, ovvero costituiscano dei vantaggi solo per alcuni e ben individuati lavoratori (circolare AdE n. 5E del 29.03.2018)
Indice degli articoli
- Le misure per i fringe benefit 2025 e agevolazioni neoassunti
- Manovra di bilancio 2025
- Spese sostenute dai dipendenti per l’attività sportiva dei figli. Rientra nel rimborso spese?
- Buoni pasto: luci ed ombre
- Che differenza c’è tra il fringe benefit e welfare aziendale?
- Qual è il corretto valore di welfare da assegnare nei piani aziendali?
- Welfare Aziendale in crescita nelle PMI
- Perché conviene il welfare aziendale?
- Chi possono essere i beneficiari del welfare aziendale?
- Novità nella valutazione dei fringe benefit aziendali
- Prestiti Aziendali: Rinegoziazione del Mutuo a Tasso Fisso e valore del fringe benefit
- Agenzia delle Entrate: un caffè offerto dal datore di lavoro costituisce reddito!
- Spesa percorso casa-lavoro: welfare aziendale?
- Welfare aziendale e categorie omogenee di dipendenti
- Welfare: Esclusi i trattamenti retributivi variabili individuali
- Mutui e affitti tra i fringe benefit 2024
- Interessi passivi mutuo: tra welfare e detrazione 19%
- Fringe benefit 2024: novità legge di bilancio
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